Ci sono dischi che meritano di rivedere la luce dopo anni di oblio, altri che possono benissimo restare a prendere polvere su qualche scaffale.
"In the Company of the Gods", unico album autoprodotto e realizzato nel 1992 dagli statunitensi (da Cleveland, Ohio)
Amon-Ra, può tranquillamente essere inserito in questa seconda categoria. Ad ogni modo la Pure Underground Records ne fa ora uscire una ristampa in vinile, rimasterizzata, con una nuova copertina e limitata a sole 333 copie numerate, arricchita dall'aggiunta di quattro bonus tracks che risalgono all'anno successivo.
Il loro è - o meglio era - un Metal per larga parte coerente con quanto proposto ai tempi, magari un po' più melodico ed orientato al Progressive Rock rispetto alla media dell'epoca, suggestionato tanto dalla N.W.O.B.H.M quanto da gruppi come Manilla Road, Virgin Steele ma anche Queensrÿche, purtroppo con risultati poco incisivi, martoriato sopratutto da una prestazione imbarazzante da parte dei due cantanti presenti sul disco, Dan Mattingly sulla versione regolare del disco, e Brian Miller sulle quattro canzoni più recenti.
Insipido.
Poi, come già ribadito in passato, una seconda chance non la si nega a nessuno...
I am
I hear
I see
I feel
I review
I think therefore I am ...
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