Ristampa per i francesi Morgue, band dedita ad un death metal a forti tinte grindgore. Il disco in questione contiene, rimasterizzati, il primo mcd “Bonecrunch” ed il debut album “Artgore”, più due bonus tracks prima inedite. Iniziamo col dire che la produzione, o sarebbe meglio dire il suono, che viene fuori dalle casse, nonostante la rimasterizzazione, è confuso, caotico e impastato. In parte ciò è dovuto anche alla proposta della band che nel tentativo di risultare intricata a volte finisce per eccedere, sfociando così in un caos sonoro indistinto. Tali difetti ovviamente sono accentuati nel mcd d’esordio che mostra una band ancora abbastanza acerba e immatura, devota a samples di film horror con contorno di donzelle spaventate di fronte al maniaco di turno munito di ascia.
Il disco dura oltre 60 minuti, i quali francamente sono un po’ troppi da sorbirsi tutto d’un fiato, ma questo è il prezzo da pagare per avere in un solo disco la prima produzione della band francese, la quale col secondo disco, “The Process To Define The Shape Of Self-Loathing”, ha sicuramente fatto dei notevoli passi avanti dal punto di vista compositivo. Tuttavia nonostante i difetti già citati è lampante la voglia della band di spaccare, testimonianza ne sono alcune accelerazioni disumane unite al growling feroce e bestiale del singer. Le ultime due tracks sono più in linea con l’ultima produzione della band, con un suono definito e meno caotico, con l’ultima track che è praticamente un pezzo punk cantato con voce pulita. In definitiva un disco per i soli amanti di queste sonorità e che sono già devoti alla band francese, anche se l’operazione commerciale però di per sé è molto valida.
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