Cnoc An Tursa - The Giants of Auld (reissue)

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:41 min.
Etichetta:Candlelight Records

Tracklist

  1. PIPER O' DUNDEE
  2. THE LION OF SCOTLAND
  3. BANNOCKBURN
  4. HAIL LAND OF MY FATHERS
  5. ETTRICK FOREST IN NOVEMBER
  6. THE SPELLBOUND KNIGHT
  7. WINTER: A DIRGE
  8. MY NATIVE LAND
  9. CULLODEN MOOR (SEEN IN AUTUMN RAIN)
  10. BLÀR NA H-EAGLAISE BRICE

Line up

  • Alan Buchan: vocals, guitars
  • Rene McDonald Hill: guitars, keyboards
  • David Anderson: bass
  • Bryan Hamilton: drums

Voto medio utenti

Se non fosse per la Candlelight Records non avrei avuto la possibilità di incrociare la mia strada con questa formazione scozzese, per la precisione originari di Falkirk (dove l'eroe nazionale William Wallace venne sconfitto dalle truppe inglesi), che aveva fatto uscire "The Giants of Auld" già nel 2010 per la Lone Vigil Recordings, rimanendo però celato all'ombra di tante - troppe - altre uscite.

E sarebbe stato un vero peccato perchè il Black Metal dei Cnoc An Tursa, mai esageratamente furibondo o primordiale, svela invitanti sfumature dark, folk, celtiche ed epiche, che vanno a braccetto con un guitarwork che talvolta guarda più ad Iron Maiden (nel finale di "Hail Land of My Fathers") e Running Wild ("The Lion of Scotland") che a certi massacratori delle sei corde beccati a bazzicare il genere.
Quando però è poi il momento di cantare Alan Buchan (anche chitarrista) mette al servizio del gruppo un'ugola scartavetrata, il più delle volte preda di screaming vocals, mai doma e battagliera, come lo sono peraltro le tematiche affrontate nei testi, ispirati da avvenimenti legati alla storia ed alla letteratura della loro Scozia, con un approccio maturo che gli evita di perdersi in proposte ingenue o fanciullesche.

E' innegabile che brani come "Hail Land Of My Fathers" o "Culloden Moor" siano maggiormente calamitati dal Black Metal di formazioni come, ad esempio, i Primordial, ma quando questi quattro orgogliosi scozzesi si propongono con canzoni dello stampo di "The Spellbound Knight" o di "Blar na h-Eaglaise Brice", scopriamo come due anime differenti si incontrino, scontrino e si completino, unendosi all'interno della loro proposta musicale.

Ed ora, recuperato il passato, non possiamo che guardare con fiducia al futuro dei Cnoc An Tursa.

I am
I hear
I see
I feel
I review
I think therefore I am ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.