"Nordabetraktelse" è il disco di debutto -a sei anni di distanza dalla prima apparizione- degli svedesi Ehlder edito dalla conterranea Nordvis Produktion.
Visto che per gli scandinavi si tratta anche del primo passo sulle nostre pagine, ritengo sia interessante saperne di più.
Ehlder è il progetto solista varato nel 2013 da Graavehlder - al secolo Stefan Sandström - che va ad affiancare l'altro act LIK (NON la band di Niklas "Nille" Sandin), dopo aver militato negli Armagedda e nei Lönndom.
Per la stesura del primo lavoro di lunga durata il polistrumentista ha potuto contare sul talentuoso drummer Villehard.

In "Nordabetraktelse" viene completato ciò che Graav aveva iniziato a svelare con le sue precedenti esperienze musicali ovvero che vi sono sempre due modi per osservare le cose, una immediatamente visibile ed una nascosta ma ugualmente presente.
Proprio per questo le sonorità del disco, sebbene poggiate su solide basi pagan/black, non sono monolitiche ma offrono variazioni sorprendenti: dal mid tempo dell'opener "Stridskall" con i suoi ritmi tribali, il canto sciamanico e quasi invocante, si passa alle trame dissonanti, selvagge, lente ed opprimenti di "Ändlös " per giungere con disinvoltura alle partiture thrash di "Döden i en döende kropp".
Gli Ehlder rivendicano orgogliosi le proprie radici pagane, i propri legami con gli spiriti guida, il fuoco, gli animali delle foreste, i propri antenati: ne hanno preso in prestito melodie e parole già scritte e che -antiche- tornano a nuova vita.

La rituale "Gammelmod", l'ossessiva ritmica squillante di "Tagen" e la tribale "Varerytm i Varganord" -in cui ululati e tamburi forieri di riti arcaici fanno la parte del leone- stanno lì a testimonianza della volontà della band di ribadire la propria appartenenza alla terra.
"Nordabetraktelse" è un disco sorprendente, ipnotico ed in una certa misura affascinante; in alcuni momenti sembra che la musica stessa provenga dalle profondità della terra e dal più remoto angolo delle foreste del nord: se amate queste sensazioni avete trovato la colonna sonora perfetta.

Ehlder - "Stridskall"