Terzo album in quasi dieci anni di carriera per gli svedesi
Kongh che con "
Sole Creation" approdano alla
Agonia Records, label solitamente dedita al black e death metal. E così era stato annunciato questo lavoro, "swedish death doom", il che unitamente al già detto discorso dell'etichetta aveva smosso il mio interesse e di conseguenza la candidatura per la recensione: niente di più lontano dalla realtà.
Vorrei sapere chi e dove riesce a trovare del death in questa band: "
Sole Creation" è una commistione di doom, sludge e rock con venature ora progressive ora
postpsychofuzzqualsiasiaggettivochefacosìtrendymettereincddelgenere.
Già prima di mettere il cd nel lettore avevo capito che c'era qualcosa che non andava: il gorillone di Wolfiana memoria abbozzato a matita nella radura al chiaro di luna mi aveva già fatto aprire gli occhi.
Altro che death metal, qui ci sono i
Mastodon, che personalmente aborro, i
Neurosis, gli
Yob: alla console siede
Magnus Lindberg (
Cult Of Luna) e già qui potremmo fermarci. Quattro brani monolitici seppur variegati, della durata media superiore ai dieci minuti, che spaziano come detto dal doom più classico, a momenti che virano sul noise, atmosfere ora southern ora rarefatte e nordiche,
Questo è un album da
Southern Lord, non da Agonia Records: sarebbe bene prestare più attenzione quando si lancia un prodotto sul mercato discografico, passi se arriva gratuitamente sulla scrivania di un addetto ai lavori, ma se fossi stato "ingannato" ed avessi speso 15 euro "Sole Creation" sarebbe stato usato a mo' di frisbee dopo nemmeno metà del primo brano.
In ogni caso consigliato un ascolto agli estimatori delle band citate in sede di recensione.
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