Sono affettivamente legato agli austriaci
Zombie inc. essendo stato il loro debut
"A Dreadful Decease" oggetto della mia prima recensione per le gloriose pagine di Metal.it.
Ovvio, dunque, che quando in redazione è arrivato il promo mandatoci dalla Massacre, non potessi lasciarmi sfuggire l'occasione di raccontarvi del nuovo
"Homo Gusticus", singolare titolo che
Martin Schirenc e soci hanno scelto per il nuovo album.
Ancora una volta siamo di fronte ad un sano e putrido, per usare le parole della band, death metal old style che pesca a piene mani dalla scena europea dei primi anni '90 attualizzando quel suono magico secondo le moderne tecnologie e le influenze più attuali che, comunque, caratterizzano il gruppo.
Il nuovo parto in caso
Zombie inc., che a livello tematico e di immagine conferma la fissazione dei nostri per i non morti, presenta delle novità rispetto all'esordio: prima di tutto si sente una maggiore inclinazione per il thrash, soprattutto quello di scuola
Sodom, ed in secondo luogo i brani sono più compatti, "groovosi" e attestati, principalmente ma non esclusivamente, sui tempi medi.
Il risultato di queste scelte è un album fresco, dannatamente irresistibile nella sua semplicità, malato e con una sottile vena di strafottenza che esalta ancora di più ogni singolo brano. Ed a proposito di brani, va sottolineato come tutti siano di buonissima qualità ed in grado di far scapocciare per bene anche il più morto degli zombie, giusto per rimanere in linea con il concept, andando, quindi, a comporre un album di tutto rispetto.
Un album marcio, violento, che ci regala anche brevi puntate in territori black metal, caratterizzato dal vocione catarroso di
Schirenc e da un riffing di chitarra chirurgico e tagliente come un rasoio arrugginito, vero selling point del lavoro.
In conclusione non posso che consigliarvi di dare un ascolto a questo
"Homo Gusticus" e di prepararvi al ritorno dei morti che camminano.
Ancora una volta ottimi.
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