Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:55 min.
Etichetta:Fog Foundation

Tracklist

  1. HEIMDALLR
  2. BLOOD AND FIRE
  3. AT HE END OF THE WORLD
  4. THE BATTLE WILL NEVER END
  5. THE STORM
  6. LAND OF FIRE
  7. MY SWORD AGAIN FOR YOU

Line up

  • Drakhen: all instruments, vocals

Voto medio utenti

Le leggende non muoiono mai.

Ma nemmeno Drakhen ha intenzione di cedere il passo, ed eccolo ripresentarsi sotto i vessilli dei Bloodshed Walhalla a dare un seguito a "The Legends of a Viking", un album che aveva rappresentato l'esordio discografico per questo suo progetto personale.

E le cose non sono certo cambiate in occasione del nuovo "The Battle Will Never End", un appuntamento dove ritroviamo il solo Drakhen a prendersi carico di tutti gli oneri (ed onori) compositivi ed esecutivi, per la stessa casa discografica: Fog Foundation, e sopratutto con lo stesso approccio musicale, un Viking & Epic Metal che non rinuncia ad abbeverarsi dagli ultimi Bathory, quelli da "Blood Fire Death" e "Hammerheart" in avanti.

Larghi squarci strumentali ed abbondanza negli arpeggi di chitarra, ed oltre alle influenze dichiarate, in qualche passaggio, come quelli su "Blood and Fire", assieme alla inevitabili atmosfere epiche, marziali, eroiche e malinconiche, sembrano riecheggiare inattesi rimandi al songwriting dei Running Wild.
Niente di male, anzi. Quello che penalizza un po' alcuni brani, sono quei passaggi vocali che ci consegnano un Drakhen in leggera difficoltà, infatti, appare più a suo agio a ringhiare che nelle clean vocals, pur giustificato per la varietà stilistica messa in campo. Sopratutto senza che questo comprometta l'incedere pugnante di "At the End of the World" e "My Sword Again for You", oppure il pathos garantito dalla titletrack, che si snoda come l'ideale colonna sonora in grado di accompagnare le gesta di Conan il Barbaro, giusto per citare quelli che mio parere sono gli episodi migliori di questo album.

Come già sottolineato in occasione del precedente "The Legends of a Viking", i nostri (dalla Basilicata) Bloodshed Walhalla possono essere accostati ai Crom ma anche agli Sleipnir, tedeschi i primi ed inglesi i secondi, quindi anche queste formazioni alquanto distanti dalla Svezia e da Stoccolma, dove nacquero Quorthon ed i suoi Bathory, ma evidentemente altrettanto affascinate ed ispirate dalla mitologia e dalle saghe dei popoli scandinavi.




I am
I hear
I see
I feel
I review
I think therefore I am ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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