Un bel crocifisso capovolto nel logo, un paese lontano e misterioso come l'Australia come terra di appartenenza, un leader e membro unico che ha militato/milita in gruppi come
Destroyer 666,
Destruktor e
Nocturnal Graves... cosa vi aspettate che suonino gli
Impious Baptism, qui al loro esordio discografico sulla lunga distanza dopo un paio di EP?
Black Metal grezzo e primordiale?
Esatto!
"Wrath of the Apex Predator" è proprio questo.
Marciume, violenza, velocità e nessun compromesso. Se vogliamo è un album "ingenuo", un album, cioè, che esce fuori tempo massimo e che, ai nostri giorni, ha il gusto del già sentito. Tuttavia è un insieme di brani sinceri e viscerali all'interno dei quali
J., la mente dei nostri, testimonia il suo amore per il "proto" black metal grezzo di scuola finlandese e lo imbastardisce, come se ce ne fosse bisogno, con costanti richiami al thrash più ottuso ed, in genere, all'extreme metal meno raffinato al quale possiate pensare.
Tra suoni semplici perchè, opportunamente, non iperprodotti, rallentamenti sulfurei, vocalizzi distanti e morbosi, l'album si lascia ascoltare senza avere la pretesa di essere rivoluzionario o originale.
Se amate la musica estrema senza abbellimenti di sorta e se fate dell'ignoranza e dell'intransigenza sonora vostri vessilli, date un ascolto a questo album, potreste scoprire qualcosa di particolarmente piacevole.
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