Gli americani
Nails sono una band che certamente non gira attorno alle cose, ma preferisce andare dritta al sodo:
"Abandon All Life", secondo lavoro in studio ed il primo ad uscire per la
Southern Lord, è un concentrato purissimo di grind/hardcore nichilista e distruttivo, che esaurisce la propria carica in soli 17 minuti spalmati su 10 canzoni. La tracklist si segnala quindi per episodi brevi e ficcanti, dei cazzotti in pieno volto come "Cry Wolf", "Absolute Control" e "Tyrant" che lasciano morte e distruzione al loro passaggio, ma anche per composizioni meno spasmodiche, dove i Nails lasciano da parte la furia strumentale per concentrarsi su quella concettuale: "Wide Open Wound", "Abandon All Life", "Pariah" e "Suum Cuique" emanano uno spleen esistenziale penetrante, mentre le urla del cantante e chitarrista Todd Jones penetrano nel cervello e nelle ossa. Probabilmente questi sono anche i pezzi in cui la band si esprime al meglio, fermo restando che anche le canzoni più tirate non hanno nulla da eccepire.
"Abandon All Life" è un bell'album, decisamente promosso per la saggia alternanza di brani dal sapore più grindcore ed altri più lenti ma altrettanto estremi. Se siete fan di
The Secret o
Hierophant molto probabilmente questo album vi piacerà, anche se rimane l'impressione che soprattutto i primi siano di tutt'altro spessore.
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