Toxic Holocaust - From the Ashes of Nuclear Destruction

Copertina 4,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:58 min.
Etichetta:Relapse

Tracklist

  1. INTRO
  2. METAL ATTACK
  3. DEATHMASTER
  4. CREATED TO KILL
  5. READY TO FIGHT
  6. ARISE FROM THE CEMETERY
  7. THRASHING DEATH
  8. SEND THEM TO HELL
  9. ARMY OF ONE
  10. NEVER STOP THE MASSACRE
  11. DEATH CAMP
  12. REAPER'S GRAVE
  13. DEATH BRINGS DEATH
  14. IN THE NAME OF SCIENCE
  15. NUKE THE CROSS
  16. SUICIDE EYE
  17. 666
  18. BITCH
  19. AGONY OF THE DAMNED
  20. A.T.O.M.I.C.
  21. WE BRING 'EM HELL
  22. ALTAR-ED STATES

Line up

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Ennesimo ritorno sul mercato discografico, sebbene stavolta non con un normale release, per gli statunitensi Toxic Holocaust, one-man-band dell'Oregon di cui la Relapse ci propina questa compilation che va a pescare un po' a casaccio nella nutrita discografia di questo progetto dedito al thrash metal più rozzo e primordiale, una sorta di Venom meets Sodom with Destruction and Slayer, insomma una cosa bestiale, specialmente nei primi anni di una carriera iniziata ormai quasi 15 anni fa.

Infatti questo "From the Ashes of Nuclear Destruction" ci presenta ben 22 brani tratti da cd, split, ep, 7" e chi più ne ha più ne metta, con registrazioni e stili diversi, dato che i pezzi sono stati presi di forza ed "incollati" in questa raccolta senza un minimo di mastering o altro, peraltro rigorosamente in ordine cronologico, e questa è una cosa che apprezziamo molto poichè, oltre a far un certo e gradito ordine nella confusa storia dei Toxic Holocaust, ci aiuta a comprendere meglio l'evoluzione di un progetto che, a nostro avviso, è andato decisamente peggiorando col passare degli anni.

Basti paragonare una "Suicide Eye", quasi rock 'n' roll ruffiano, con la furia omicida di "Metal Attack" o "Deathmaster" e farsi assalire dallo sconforto è veramente un attimo: insomma molto meglio ai primordi che nel recente passato, dove anche gli episodi più thrashosi sono assai più spompati ed inoffensivi, nonchè uniti ad una produzione davvero fastidiosa, tutta un'altra storia rispetto a quelle low-fi ma efficaci del debutto.

Se ci aggiungiamo il fatto che già, nel pieno della loro forma, i Toxic Holocaust non è che siano questa band imprescindibile e che questa compilation sia a malapena gustosa per i die-hard fan di Joel Grind, il mastermind dietro il tutto, possiamo giungere alla conclusione che questa raccolta, peraltro edita dalla prestigiosa Relapse, possa essere utile davvero a poche persone.

Assolutamente evitabile.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 giu 2015 alle 11:17

sn troppo datati. pure i primi album. se qualche metalheads vuole ascoltare thrash /hc mica va a comprarsi gli album dei toxic holocaust,x quanta tecnica o voglia possa(no) avere...avrei smesso meglio

Inserito il 27 apr 2013 alle 15:56

A me dei Toxic Holocaust era piaciuto un bel po' An Overdose Of Death, poi sarà per lo stile troppo grezzo o per pezzi non del tutto riusciti, già il successivo non mi aveva entusiasmato più di tanto...

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