Gli spagnoli
Scent Of Death giungono al secondo full-length dopo “
Woven In The Book Of Death” dell’ormai lontano 2005.
La band, all’ascolto del qui presente “
Of Martyrs’s Agony And Death", si presenta come uno stereotipato stereotipo del death metal. Vi assicuro che c’è tutto, musicalmente e iconograficamente parlando, la qual cosa non è assolutamente un male, a meno che non sfoci nel plagio, che è cosa ben diversa dal citazionismo. E se la ultrablasfema copertina può essere una citazione di “
Once Upon The Cross” dei
Deicide, la materia sonora è invece uno spudorato plagio del fior fiore del death metal americano,
Morbid Angel e
Deicide in primis, ma anche
Immolation e
Suffocation nelle parti più tecniche e intense.
Ora non starò a menarvela con la personalità, l’innovazione e l’originalità, perché a chi ascolta death metal queste cose interessano poco.
Molto più interessante è sottolineare che questi spagnoli ci sanno fare, sanno suonare tecnico, brutale e intenso, picchiano come fabbri e il loro sound è compatto e granitico.
“
Feeling The Fear” vi schiaccerà come un caterpillar, mentre la successiva a “
Simple Twist Of Fate” saprà condurvi nelle paludi floridiane, facendovi lentamente sprofondare e annegare nella melma.
Certo, non siamo al livello dei conterranei
Wormed, ma sono piacevolmente stupito dal livello qualitativo di questi
Scent Of Death. Attendiamo fiduciosi future evoluzioni.
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