Dopo il trio strumentale Sanneth, da me recensito poco tempo fa, ecco una nuova uscita per la piccola label newyorkese Sacrament Music. Si tratta dei
White Widows, anche loro con base nella Grande Mela.
Il quintetto ci propone un lavoro breve, circa venticinque minuti, che comprende sei brani di hardcore/sludge metal. Lo stile del gruppo è molto abrasivo, pesante e fragoroso, con uno spettro di soluzioni che va dallo slow muscolare alle brevi impennate di velocità metal-core. Lo screaming del vocalist David Castillo contribuisce ad accentuare l’atmosfera rabbiosa che si respira in questo disco, da accostare alle cose più recenti di Cancer Bats, Fistula, ecc.
Il quintetto statunitense non propone comunque grosse novità, al di là dell’attitudine suburbana e rissaiola. Da rivedere alle prese con un lavoro più corposo.
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