Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:29 min.
Etichetta:MP Records
Distribuzione:GDC Promotion

Tracklist

  1. EASY WAY
  2. SLAP
  3. SWITCH OFF
  4. TEEN GROOVER
  5. RIDING BULL
  6. TIDE RACE

Line up

  • Nicolò Carozzi: voce, chitarra
  • Antonio Moletta: chitarra
  • Nicola Cavallini: basso
  • Manuel Fracca: batteria

Voto medio utenti

Già il fatto di vedere un gruppo che si dichiara apertamente stoner mi dà una certa soddisfazione, al contrario di tanta gente che fugge inorridita e seccata al solo nominare questa definizione, per poi ammiccare ipocritamente a qualsiasi minimo mezzo d'informazione che si occupi del settore.
I Lavoirlinge, quartetto di Verona, non sembrano invece troppo preoccupati di essere inseriti nella galassia stoner, anzi rimarcano la loro ammirazione per i grandi padri Kyuss che devono aver studiato assai a fondo. La band è attiva sotto vari moniker da diverso tempo, ed ora pare aver scelto la propria strada concentrando gli sforzi verso un sound desertico certamente ispirato da "Blues for the red sun" e seguiti, ma interpretato con buona grinta e chiarezza d'idee.
Bordate spesse ed aggressive alternate a brevi sognanti fasi liquide emergono già nell'apertura di "Easy way", un buon brano nervoso e dinamico con le chitarre in grande evidenza, e questo è uno schema che appare sovente nella proposta dei Veneti, bravi comunque a giocare con le sfumature e a dare una discreta varietà al lavoro. "Slap" ad esempio esprime solide radici rockblues e curiosamente cita i Purple a livello di testo, mentre "Teen groover" è uno di quei brani pulsanti e massicci alla Dozer contaminati da un heavy rock a tinte forti con vibrazioni retrò-seventies, episodi ormai classici per questo stile che se eseguiti bene risultano sempre efficaci.
Ai profani gli Scaligeri possono risultare abbastanza derivativi, ma approfondendo l'ascolto emerge una sufficiente compensazione grazie al tiro irruento e genuino di chi non ambisce ad essere originale a tutti i costi e cerca soltanto di suonare bene il genere scelto.
Ci sono idee ed entusiasmo sui quali lavorare per il futuro ma già ora si tocca qualche picco veramente interessante, come il finale psichedelico di "Tide race" che evidenzia un potenziale lisergico non disprezzabile nei Lavoirlinge, simile a quello dei "desaparecido" Australiani Thumlock.
Occorreranno forse miglioramenti nella parte vocale, a tratti troppo enfatizzata e tesa ad emulare l'inarrivabile Garcia, pur se Nicolò Carozzi s'ingegna per ingrezzire positivamente il suo canto, ma nell'insieme la formazione Italiana non sfigura rapportata al valore medio dello stoner odierno. Peccato per la lunghezza davvero esigua del disco, comunque rimpolpato da una traccia video di "Easy way", che potrebbe limitarne la diffusione tra gli appassionati. Il consiglio è comunque quello di offrire sostegno ai Lavoirlinge ed alla piccola scena stoner nazionale che lentamente ingrossa le proprie fila con gruppi di buona qualità.

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