Quello dei
Černá è un solo project di
Cody McCoy che con
"Restoring Life" debutta nell'affollato panorama del music biz.
Se è vero, come ho ripetuto tante volte, che il mercato discografico è ormai al collasso per l'insostenibile numero di uscite, è anche vero che, a volte, nel mare di prodotti tutti uguali o, peggio, di scarsissimo valore, si riesce a trovare qualcuno con idee vere e di spessore.
Questo è il caso del gruppo americano che firma un debut di alto valore e profondissimo spessore emozionale.
L'album, solo
strumentale, è uno spaccato della società odierna con le sue ansie e i suoi chiaroscuri che vengono finemente dipinti attraverso un post black metal che duetta, in modo intelligente e fluido, con il post rock più dilatato e l'alternative rock dal taglio più sperimentale al quale possiate pensare.
"Restoring Life" viene a diventare, per via di questa commistione, un viaggio notturno in una moderna metropoli nella quale le luci sfocano in vicoli bui e le auto della polizia vagano, pigre, alla vana ricerca di qualche reato mentre il mondo circostante dorme e sogna ignaro di tutto.
L'alternanza di violente esplosioni distorte e malinconici interludi, la ricchezza di dettagli "ambientali" che giacciono in sottofondo, l'uso della melodia mai stucchevole ma sempre, profondamente, emozionante danno a questo lavoro un gusto squisito e gli donano una atmosfera triste ma calda che saprà certamente avvolgere e conquistare quelli tra voi più inclini a sognare.
I
Černá, dunque, al loro debut fanno centro regalandoci otto brani uno più intenso dell'altro, riuscendo nella difficile impresa di prendere il meglio dei generi di cui vi ho parlato all'inizio ed amalgamarli in una proposta personale e soprattutto ricca di pura e struggente emozione.
Disco semplicemente bellissimo
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