Sarebbe bello conoscere il motivo per cui un disco anonimo, di una label mai sentita, di un gruppo spagnolo sconosciuto, arriva sulla mia scrivana per essere recensito precisamente due anni dopo la sua uscita sul mercato discografico...mah!
In ogni caso scrivere due righe per questi
Hateskor non mi costa la minima fatica, sebbene il loro primo disco (ed al momento unico) "
Paint My Fear" non sia propriamente un debutto con i fiocchi: il death metal melodico, molto
childrenofbodomiano, è pot-pourri di idee e soluzioni prese singolarmente anche decenti, un po' per il buon senso della melodia del chitarrista
Skorza (ma ancora carente in fase ritmica) e del tastierista
Filtho e un po' perchè a volte sono copia-incollate da dischi e band di riferimento del settore, ma messe insieme in un guazzabuglio senza soluzione di continuità, con ogni elemento slegato dall'altro, che alla fine pare di ascoltare una band che sta provando tante canzoni tutte insieme sul palco durante il soundcheck.
L'influenza nordico finnica appare anche nella produzione col mixing effettuato proprio in Finlandia, mentre il mastering è nientepopodimeno che di
James Murphy: i suoni suono quindi validissimi, la band tecnicamente è preparata ma i brani al momento sono ancora troppo assemblati insieme a forza, incastrati, in maniera poco armoniosa.
Non sono il recensore che cerca l'originalità a tutti i costi, anzi se si ripropone un genere è bene a mio avviso starne dentro i confini senza snaturarlo, ma un minimo di personalità nel copia/incolla va dimostrato, altrimenti anche io saccheggio "
Something Wild" e "
Follow the Reaper" e faccio un disco.
Non può bastare così, ma una stiracchiata sufficienza di incoraggiamento, a due anni di distanza dal disco, ci può stare.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?