L’etichetta Ungherese Psychedoomelic sembra seriamente intenzionata a spremere a fondo i gruppi della sua scuderia. In assenza di nuovo materiale si può sempre riproporre ciò che c’è a disposizione, anche se precedentemente pubblicato. E’ il caso di questo Ep dei Voodooshock, formazione Tedesca nata dalle ceneri dei Naevus, che in pratica ricicla il demo che fruttò alla band il contratto con la label Magiara, con l’aggiunta di un paio di canzoni più recenti.
I primi tre brani insieme a “Patra”, cover dei St.Vitus, risalgono al 2000 e sono eseguiti dalla vecchia line-up, che vedeva insieme al leader Groebel il duo Matthias Sifferman e Oliver Merkle. A parte la cover, le altre canzoni sono state poi inserite nell’album di debutto omonimo, da me recensito nei primi mesi del 2003, in versione pressochè identica. Stesso discorso per “Fountain of freedom”, opener del disco d’esordio. Unico pezzo originale mai uscito su cd è “Cordial vicinity”, tratto dallo split con Iron Kind reperibile solo su vinile sette pollici.
Davvero poco, anche per i completisti più incalliti. Chi è già in possesso del full-lenght dei Voodooshock difficilmente avrà voglia di risentire le stesse canzoni, pur con qualche lieve differenza. Chi invece non conosce il loro classico doom old-school, ispirato a The Obsessed, Trouble, St.Vitus e molto ai primi Cathedral, potrebbe essere interessato a questo mini, ma sinceramente per pochi euro di differenza opterei senza indugio sull’album vero e proprio. Inoltre la band germanica paga la concomitanza con le altre due recenti uscite della stessa etichetta, Reverend Bizarre ed Orodruin, sicuramente più interessanti per ricchezza di materiale e forse per qualità vera e propria. I Voodooshock propongono un doom discreto, ancora migliorabile in fatto di personalità e spessore, ma non è con operazioni discografiche come questa che potranno conquistare nuovi fans.