Dopo le esperienze soliste di Bob Catley (Hard Rain, Legend, When Empires Burn), la pomp-rock band per eccellenza torna a distanza di 3 anni dal non troppo convincente "Breath of life", stavolta alla batteria è stato chiamato l'ex Thunder Harry James per dare alla band un sound più orientato verso l'hard rock. "BNM" segna definitivamente un ritorno al sound tipico dei Magnum, che col passare del tempo è diventato un vero e proprio "marchio di fabbrica" nonché fonte di ispirazione per molte bands (Ten in primis) e ha sfornato capolavori come "Storyteller's night" e "Vigilante".
Nei primi 30 secondi della title track iniziale sembra quasi di trovarci di fronte al riff di "Hell's bells", l'orientamento verso sonorità più hard ha portato un po' di innovazione mantenendo intatto lo stile, con un refrain "granitico"e corale. "It's time to come together" è un up-tempo che farà la gioia dei vecchi fans della band e diverrà subito un must dal vivo per merito di un refrain corale e coinvolgente, "The blue and the grey" è una rock-ballad malinconica e struggente magnificamente sorretta dalla chitarra di Clarkin e da un passionale e toccante cantato di Catley. "I'd breathe for you" ci riporta su sonorità più hard e ritmi sostenuti (orecchio al refrain corale con sottofondo di piano), "The last goodbye "e "Hard road" sono 100/100 Magnum old style, senza nessuna concessione al periodo americano di "Goodnight L.A". La finale "The scarecrow" nei suoi 9 minuti comincia sommessamente con basso e tastiera e cresce pian piano d'intensità con grandi aperture corali, melodiche e strumentali (dove si spazia dal rock al prog anni '70 al rock sudista), un brano che chiude alla grande un disco che non può mancare a tutti gli amanti del pomp-melodic rock.
Dimenticate "Breath of life", è questo il vero ritorno dei Magnum!
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