Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:62 min.
Etichetta:Locomotive
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. INTRO (IRISH PUB)
  2. BELFAST
  3. LA ROSA DE LOS VIENTOS (METAL VERSION)
  4. DAME TU AMOR
  5. MUJER AMANTE
  6. ALMA (ORCHESTRAL VERSION)
  7. MÁS QUE UNA INTENCIÓN
  8. DAMA NEGRA
  9. TODO IRÁ BIEN
  10. SE ACABÓ
  11. HASTA QUE TU MUERTE NOS SEPARE (ORCHESTRAL VERSION)
  12. SOMEWHERE OVER THE RAINBOW

Line up

  • Txus: drums
  • Mohamed: violin
  • José: vocals
  • Carlitos: guitars
  • Frank: guitars
  • Sergio: bass
  • Kiskilla: keyboards
  • Fernando: flute

Voto medio utenti

Dopo un album impegnativo com'era stato l'ultimo "Gaia", i Mägo de Oz tirano il fiato, ma non rinunciano alla musica e realizzano "Belfast", una raccolta di covers e rivisitazioni di alcuni loro brani, che sarà sicuramente ben accolta dai fans del gruppo.
Il trademark degli spagnoli è sempre evidente, anche in "Belfast", vecchio successo dei Boney M, che a sorpresa mantiene intatta l'attitudine disco music tipica degli anni '70 appartenente all'originale, nonostante un break folk metal, mentre la parte cantata è affidata in parte al bravo Nils Patrik Johansson (cantante degli Astral Doors) con il suo caratteristico timbro tra R. J. Dio e Tony Martin. A proposito di grandi cantanti, "Dame Tu Amor" non è altro che la versione in spagnolo che fanno di "Guilty Of Love", brano di Coverdale e dei suoi Whitesnake. Una buona reinterpretazione, come quella che tributano ad un altro grande gruppo, gli Uriah Heep e alla loro "Lady Black" che qui diventa "Dama Negra", dove José viene raggiunto al microfono da altri ospiti: José Luis Campuzano (ex Barón Rojo) e da Julio Castejon degli Asfalto. Proprio da questo gruppo, loro concittadini, i Mägo de Oz pescano la vivace e divertente "Más Que Una Intención". E' invece più d'atmosfera la ballad "Mujer Amante", in origine degli argentini Rata Blanca. A sorpresa i Mägo de Oz coverizzano un mito come Elvis Presley e la sua "Can't Help Falling In Love", trasformata in "Todo Irá Bien". Come anticipato gli spagnoli propongono delle versioni alternative di pezzi propri, così "Hasta Que Tu Muerte Nos Separe" (tratta da "Jesus De Chamberi") e "Alma" (da "Gaia") si arricchiscono di arrangiamenti orchestrali, mentre "La Rosa De Los Vientos" (ancora da "Gaia") si indurisce in una versione più heavy, con la partecipazione di un altro guest vocalist, Víctor García (ex Avalanche ed ora nei Warcry). La chiusura del disco spetta invece all'acustica "Somewhere Over The Rainbow", che non è altro che il tema portante del film "Il Mago di Oz".
Un'uscita marginale nella nutrita discografia del gruppo spagnolo, senza troppe pretese e forse anche per questo di più facile approccio. Comunque da non sottovalutare, dato che come consuetudine la confezione è tutt'altro che spartana ed include anche un DVD con il video di "La Rosa De Los Vientos", diverse riprese in studio e un'intervista agli stessi Mägo de Oz.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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