Questo dev'essere proprio un periodo di vacca magra per la scena black metal, se anche la Season Of Mist decide di dilettarsi con un uscita come "Skjend Hans Lik", che potremmo definire semplicemente... imbarazzante! Perché dico ciò? Innanzitutto nella prima parte troviamo due bei pezzi dell'ultimo "Defending The Throne Of Evil" nelle versioni più grezze da pre-produzione (canzoni che sarebbero potuto apparire senza problemi in "Blood & Vomit", visto l'andazzo delle ultime composizioni di Nattefrost), un intermezzo inedito ma neanche troppo e una discreta prova live reperibile comunque in un bootleg di qualche anno fa. Fin qui il mio giudizio sull'opera sarebbe gravemente insufficiente, visto che la tracklist da l'impressione di essere stata raffazzonata in quattro e quattr'otto con il solo scopo di sfruttare ancora un pò il periodo di grazia di Nattefrost. Per fortuna che la seconda parte è tutta dedicata all'ormai introvabile demo del 1992 - "Bloodlust and perversion", uno dei momenti più alti della carriera dei Carpathian Forest e del black metal in generale. Cinque pezzi oscuri e perversi, dedicati al mito di Dracula e della Wallachia, ambientati tra la città di Sighisoara e il passo di Bargau sui Carpazi. Tracce lente ed opprimenti, infarcite di riff ipnotici ripetuti fino allo stremo, parti ambient con deliziosi arpeggi accompagnati dai rumori delle montagne... Una dedizione e una passione ben lontane dai fenomeni da baraccone creati da Cradle Of Filth e vampiretti annessi. Solo questa ristampa, visto che la precedente dell'Audioglobe è già andata esaurita, può giustificare i soldi spesi per "Skjend Hans Lik", e mai come in questo caso si potrebbe concludere che la Season Of Mist si è proprio salvata in corner.
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