Prossimi ai vent'anni di attività, i
Suidakra si ripresentano con il loro nuovo album, "Eternal Defiance", l'undicesimo della serie per Arkadius Antonik, incontrastato leader del gruppo (dal suo nome letto da destra l'origine del monicker del gruppo) il quale tiene fede a quelle sonorità che negli anni sono ormai state ben assimilate: solide fondamenta nello Swedish Death Metal ("Rage for Revenge", "Defiant Dreams"...), con un evidente tocco sia Viking sia Folk, tra Mithotyn ed In Extremo ("Inner Sanctum" e "Pair Dadenit"), spruzzate di Skyclad (qua è là, sopratutto in occasione del
traditional "Mrs. McGrath"), ma pure alcune spiccatamente Heavy, alla Running Wild ("Beneath the Red Eagle").
Nel complesso le cose funzionano in maniera discreta, tuttavia senza mai arrivare a piazzare il fatidico colpo di grazia, quello che ci si potrebbe aspettare da una formazione con tutta questa esperienza alle spalle, e dai modi e toni palesemente battaglieri.
E visto che siamo in tema, i quattro musicisti che oggi fanno parte dei Suidakra - oltre ad Arkadius ci sono il batterista Lars Wehner, Tim Siebrecht al basso ed il chitarrista Marius Pesch - mel corso di "Eternal Defiance" si servono dell'aiuto della cantante Tina Stabel e del suonatore di cornamusa Axel Romer, due ospiti che contribuiscono a dare un ulteriore
tocco di colore alle varie composizioni.
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