Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. ARISE
  2. LEGIONS OF THE NORTH
  3. ETERNITY AWAITS
  4. HELVEGR
  5. HORDES OF HEL
  6. TOR HJäLPE
  7. WAKE THE GODS (BONUS TRACK)
  8. VIGVERK
  9. SONS OF WAR
  10. ECHOES FROM THE PAST
  11. FALLEN
  12. FORGED IN FIRE
  13. RAADH

Line up

  • Jonas "Rune" Almquist: Guitars
  • Erik Grawsiö: Drums, Vocals, Bass
  • Markus Andé: Guitars
  • Jacob Hallegren: Drums

Voto medio utenti

Chiunque segua la scena pagan/viking metal sa che "Vargstenen", album del 2007, è uno dei migliori episodi mai partoriti in questo particolare ambito musicale. Con quel disco i Manegarm trovarono la quadratura del cerchio riuscendo ad amalgamare in modo perfetto black metal, folk e viking, i cardini della loro musica, senza che uno degli aspetti predominasse sugli altri.
Fare meglio di un disco del genere sarebbe stato francamente difficile, tanto è vero che il successivo "Nattväsen", comunque un ottimo lavoro, se ne discostava piuttosto evidentemente, calcando la mano sul lato più oscuro dei nostri e rinunciando, quasi del tutto, alle atmosfere più "spensierate" (passatemi il termine).

Il nuovissimo "Legions of the North", sarebbe interessante fare una ricerca sul numero di album metal che hanno la parola nord nel titolo, tenta, invece, un ritorno al suono che aveva reso celebre il gruppo svedese e devo dire che lo fa in modo convincente.
Ancora una volta il quartetto, diventato tale dopo l’abbandono del violinista Janne Liljekvist, è riuscito a dare il giusto equilibrio alle varie componenti della sua musica risultando devastante, quando le ritmiche e le atmosfere black predominano, ed epico, quando è la vena viking a diventare protagonista, al tempo stesso senza che la musica composta risulti noiosa o, peggio, pretenziosa.
I brani del disco si succedono irresistibili, alternando cori eroici e passaggi folk a sfuriate in doppia cassa mentre le classiche partiture vichinghe si tingono ora di suggestioni power ora di struggente melodia e delicati passaggi acustici.
Certo, "Legions of the North" non dice assolutamente nulla di nuovo: tutte le sue atmosfere, i suoi intrecci, le sue melodie, la sua direzione sonora, sono elementi sentiti e risentiti migliaia di volte nella scena e da un gruppo di questa caratura era lecito aspettarsi di più.
Tuttavia il nuovo parto dei Manegarm resta un album di tutto rispetto che non mancherà di piacere sia a chi ama il metal pagano dal taglio celtico ed oscuro, sia a chi vuole aggressione e melodia ben amalgamate.

In conclusione vi suggerisco di comprare questo dischetto se apprezzate la band, non ne resterete delusi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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