Non sono molto conosciuti i
Freddy Krueger's Ünderwear, al secolo
F.K.Ü., quartetto fondato nel lontanissimo 1987 e poi risorto, senza aver mai inciso nulla nel frattempo, nel più recente 1999 con il loro disco d'esordio "
Metal Moshing Mad".
Da allora altri due dischi per etichette assolutamente underground fino a questo loro quarto album edito dalla nota e ricca di qualità label austriaca
Napalm che ha puntato tutto su di loro e su questo revival del thrash old school per lanciare "
4: Rise of the Mosh Mongers", un titolo che più esplicativo di così si muore.
Senza inventare NIENTE, ed è giusto che sia così, gli FKU ci servono un disco più che gradevole, energico, trascinante e melodico, dove l'influenza di testa sta negli
Anthrax di "
Spreading the Disease" ed i
Mortal Sin, più i
Nuclear Assault di "
Handle With Care" e gli
Overkill dei primi due album, insomma una miscela di thrash più ragionato e cadenzato spruzzato di speed e condito da una voce pulita, roca il giusto, che più di una volta ci richiama alla mente
John Connelly nelle note più stridule e
Mat Maurer in quelle più profonde.
Brani che quando durano 3 minuti durano tanto, riffs che richiamano il mosh più intenso, chorus facilmente assimilabili e canterecci, queste le frecce nell'arco degli FKU che certamente, visto la data di formazione risalente a 25 anni fa, non possono essere considerati nè dei novellini nè dei cavalcatori di trend, dato che sono solamente arrivati alla "notorietà" con una generazione di ritardo.
"
4: Rise of the Mosh Mongers" è un disco che non fa gridare al miracolo ma che fa muovere i piedi, la testa, tutto il corpo, che ti fa diventare uno scemo alle prese con l'air guitar, insomma tutto quello che un disco thrash dovrebbe: la sola "
Scream Bloody Mosher", ruffiana potente e paracula come poche, varrebbe l'acquisto di questo disco, ovviamente da parte dei nostalgici anni '80, come il sottoscritto.
Bravi e sottovalutati!
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