Sapevo inconsciamente che non sarebbe stato facile recensire questo disco dei "
Days Of Anger" dopo averlo ascoltato...perchè vi domanderete?
Perchè sono
decisamente un adoratore del
Thrash e delle sue sfaccettature ergo ascoltare il disco utilizzando una chiave di lettura più imparziale possibile mi è costato un bel po'!
Le tracce scorrono che è un piacere,utilissime sopratutto se siete in palestra e dovete fare un bel po' di
superserie o se vi capita davanti un professore che vi ha fatto sudare sette camicie per passare un esame,tra tutte la
Title Track che vi si piazza in testa per non uscirne più,davvero una canzone trascinante e grintosissima.
Insomma in soldoni questi ragazzi trasudano
rabbia e pura inquietudine,anche se,pur dando sfoggio di una buona tecnica e padronanza degli strumenti a corde,a livello musicale potevano fare sì che gli arrangiamenti risultassero meno tirati via in alcuni frangenti,ad esempio negli
assoli chitarristici o nei
duetti appunto tra chitarra e basso che nell'immediato risultano
ben strutturati ma con un ascolto più attento si sente che mancano un briciolo di quel mordente in più che non ci stava male.
Va poi detto che ci sono pure quelle famigerate 4 o 5 canzoni che frenano un po' il tiro del tutto,quelle che molti chiamano "Skip Track" le quali fanno calare la qualità del prodotto finale.
Nulla da eccepire sul drumming di
Kristian Huotari: cinico,potente e preciso.
I mezzi non mancano comunque ai "Days Of Anger" per poterci stupire in futuro,diamogli il tempo di maturare ancora un po' e non ce ne pentiremo.
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