Bellissima sorpresa questo solo album firmato da
Marcus Jidell, chitarrista svedese già in forza agli
Evergrey e ai T
he Ring.
Sette tracce, sette canzoni che narrano di un enorme viaggio nel tempo e in esse son racchiuse le influenze dei periodi che il viaggiatore attraversa, dall'
Antico Egitto fino ai laboratori di
Nikola Tesla.
Il buon Marcus dà vita a un lavoro fantastico, che amalgama alla grande
Satriani, Hendrix, Gilmour e Zakk Wylde senza mai scendere nel ripetitivo o nel mediocre, bellissima poi la produzione degli strumenti nella fattispecie quella della chitarra.
I suoni della sei corde sono caldi, magnetici, avvolgenti, quasi incantati oserei dire e insieme a tutti gli altri (tra cui spiccano un
Organo Hammond e un
Violoncello) trascinano l'ascoltatore per davvero in un viaggio nel tempo. Viaggio che viene voglia di intraprendere più volte, tanta è la bellezza e l'eleganza stilistica di questo
ottimo disco.
Si passa con scioltezza da pezzi belli sostenuti, che strizzano l'occhio ai Kamelot di "The Fourth Legacy", ad altri soavi e sognanti senza disdegnare dei momenti al limite quasi dello psichedelico. Varietà compositiva che è figlia dell'enorme background musicale del Guitar Hero svedese.
In breve,disco da avere e da ascoltare più e più volte!
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