Pffffffff! Che mezza patacca questo "Master of the Moon" del buon vecchio Ronnie James Dio. E' a malincuore che lo dico, perchè lo annovero tra i più grandi artisti di tutti i tempi nel campo rock, nonchè tra i miei cantanti preferiti (ma credo ve ne freghi ben poco). Con questo nuovo album Dio non riesce a ripetere i passi avanti di "Killing the Dragon", che pur non era a mio avviso un album eccelso, rispetto allo scialbo "Magica".
Un songwriting facilotto, melodie banali e un ritmo troppo soporifero sono le grandi pecche di questo "Master of the Moon", un album che onestamente è riuscito a dirmi poco, se non nulla rispetto a quanto di grande ha fatto Dio in passato, e lo dico senza nemmeno stare a scomodare "Holy Diver" e compagnia.
I brani si trascinano stancamente fino alla fine lasciando ben poco nella memoria, se non una sconcertante sensazione di banalità, soprattutto dopo brani quali "Shivers" o la title-track, assolutamente insipida.
Inutile dire che la produzione è egregia, così come la stessa interpretazione di Ronnie James Dio, calda e avvolgente nella timbrica e nelle sfumature vocali; purtroppo quello che mancano sono pezzi con mordente ed una qualche soluzione accattivante che riesca a fermare gli sbadigli continui. L'unica nota di rilievo lo meritano i testi e le tematiche trattate, che per una volta abbandonano il fantasy (ma non nella copertina) a favore dell'attualità.
Il resto, mi spiace davvero dirlo, è da consegnare all'oblio dopo pochi ascolti. Un album consigliato solo ai completisti dell'ex-Rainbow.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?