Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:37 min.
Etichetta:Iron Glory
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. COUNTDOWN
  2. EXTREMELY FLAMMABLE
  3. HEROES FALL DOWN
  4. OUT OF MY ROLE
  5. BREAKING POINT
  6. METALSQUAD
  7. I WON'T COME IN PEACE
  8. SPEED TRAP
  9. STEEL AGAINST STEEL
  10. BOY WITHOUT A WORLD

Line up

  • Mika Savalainen: vocals
  • Riku: guitars
  • Mika Vaakainen: guitars
  • Mikko: bass
  • Kalle Vallane: drums

Voto medio utenti

Formati verso la metà degli anni novanta, la prima occasione valida per poter sentir parlare dei Solitaire è stata la prima edizione del Keep It True, il festival tedesco cult underground per eccellenza, al quale i finlandesi furono chiamati a partecipare in seguito all'uscita del disco d'esordio (Rising To The Challenge) per la Iron Glory.
Sempre per la stessa etichetta ritornano i 5 inarrestabili speed metallers con il presente Extremely Flammable, una bordata sonora davvero incredibile di fronte alla cui carica e spietatezza è davvero difficile resistere. Due anni dopo l'esordio i Solitaire possono vantare una maggior consapevolezza e precisione sia in fase compositiva che esecutiva, potendo così sfoggiare 10 pezzi di altissimo livello all'interno di una scena (quella speed metal di chiaro stampo anni '80) nella quale la band può ben dire di non aver alcun rivale.
Prendete gli Exciter di Heavy Metal Maniac e mischiateli per bene con gli Agent Steel di Skeptic Apocalypse o Unstoppable Force, senza dimenticare il lato più melodico di Anvil, Hallows Eve o Accu§er ed ecco un'idea delle principali influenze di questa formazione, dedita e votata al metal più classico e intransigente dei tempi che furono. Influenze (evidentissime e non potrebbe essere altrimenti) a parte, i 10 pezzi di Extremely Flammable sono per la stragrande maggioranza dei devastanti up tempo, sparati a mille in faccia all'ascoltatore, arricchiti dalle lead sempre presenti delle due chitarre e guidati in maniera eccellente dal cantato di Mika Savalainen, autore di una performance a dir poco strabiliante. Rappresentante di una razza in via di estinzione, quella degli screamer, Mika è la gioia per tutti i nostalgici dei tempi che furono, in cui (senza scadere nel ridicolo) riuscire a strillare più forte degli altri poteva essere motivo di vanto, e a buona ragione aggiungo io. Il ritmo e la tensione si allentano leggermente verso metà ascolto, arrivati a una "Metalsquad", dopo le sassate di "Countdown"o "Heroes Fall Down", giusto il tempo di prendere un po' di fiato e si riparte con uno dei pezzi più violenti dell'intero lavoro, "I Won't Come in Peace", ai limiti del thrash old style di Destruction e Slayer, dove anche il cantato si spinge ai limiti, sempre con risultati più che positivi. L'unico mid tempo dell'intero lavoro è rappresentato dall'anthemica e marciante "Steel Against Steel", forse un po' troppo sorniona nel suo immediato ritornello, ma calzante nel suo ruolo quasi conclusivo di un disco giocato interamente su livelli (e velocità!) elevatissimi. Non so a quanti non amanti dello speed più sporco e incazzato, e conseguentemente a parte delle uscite targate Iron Glory, possa interessare questo lavoro dei Solitarie, ma se al contrario sentite la mancanza di una band che vi faccia partire i nervi del collo per il troppo headbanging, non resta che provare con questi finlandesi.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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