Band nata in Svezia nel 2005 ma ancora relativamente giovane, almeno a giudicare dalle foto, i Benesser hanno faticato parecchio per arrivare al primo album, datato 2013.
Il gruppo propone un moderno rock progressivo fortemente sporcato dal metal ma soprattutto dall’alternative di chiara ispirazione Muse, in cui la melodia e l’attenzione verso le linee vocali la fanno da padrone.
Il disco scorre via abbastanza fluido, anche se quasi mai si ha la sensazione di essere di fronte a qualcosa di così innovativo. Insomma, se il titolo annunciava “l’inizio di qualcosa di nuovo” sicuramente la promessa non viene mantenuta. Quello che invece è verificabile è una certa sensazione di “benessere” alla prova dell’ascolto, soprattutto in brani come
Is It You e
Where O Death: rilassati, cullanti e piacevoli.
Il vero problema del combo svedese è però la mancanza di appeal, tanto che, pur in mezzo a diverse sensazioni positive, la voglia di ripetere gli ascolti al termine del disco non è così pressante.
Sinceramente non ho molto altro da dire, se non che l’ascolto preliminare è obbligatorio nel caso voleste approfondire. Un album che raggiunge tranquillamente la sufficienza, ma che a mio parere non riuscirà a strapparvi nulla più di un compiaciuto sbadiglio.
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