Terzo full-lenght per i Diecast, band di Boston dedita ad un metalcore le cui strutture devono tanto al lato più brutale dell’hardcore quanto a quello del thrash metal di panteriana memoria. I pezzi sono tutti di media durata e mirano tanto all’impatto quanto al groove, con parti tirate e brutali alternate ad altre più quadrate e dinamiche. Sin dall’iniziale “Fire/Damage” si nota questa caratteristica del combo americano, ovvero quella di puntare quasi tutto su una ritmica granitica e pesante, associata a chitarre ribassate e sature, e menomale che ogni nato interviene una voce melodica ad allentare la cappa asfissiante di pezzi come “These Days” e “Sacrifice”.
Il singer principale ha una voce perfettamente inquadrata nella proposta musicale, quindi una voce al calor bianco seppur sempre brutale, il batterista è preciso e potente ed è aiutato da una produzione pulita e molto attenta a far risaltare la ritmica.
I Diecast non sono certo gli ultimi arrivati e sanno fare bene il loro mestiere, con loro sembra che il tempo voli e i 38 minuti di questo “Tearing Down Your Blue Skies” sembrano finire troppo presto. Una band che subito ti prende e ti ritrovi dopo un po’ a scuotere violentemente la testa, con l’aggiunta dello sguardo truce in stile “evil & nasty”.
Non siamo comunque dalle parti dell’eccellenza, però se fossi in voi un ascolto glielo darei, perché in fondo questo disco non ha sbavature e nel proprio ambito è pure al di sopra della media, grazie alla carica devastante che si tira dietro. L’effetto che fa è quello di una mattonata in faccia, ovvero tanta bua.
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