Se le premesse per il prossimo full length sono quelle espresse in questo "Hope", temo proprio che ci sarà un futuro assai radioso per questi cinque ragazzini del Michigan poichè rispetto al passato è scemata la componente "core" ed è salita vertiginosamente la componente pop, con ritornelli davvero al limite del bambinesco, così easy e catchy che è letteralmente impossibile che non facciano presa dopo mezzo ascolto.
CVD.
Le mie parole espresse in sede di recensione del singolo "
Hope" lanciato qualche mese fa hanno trovato pieno riscontro nei dati di vendita di "
Tracing Back Roots", terzo album degli statunitensi
We Came As Romans che infatti sta vendendo come non mai, alla faccia delle crisi di vendita e tutto il resto.
La questione è sempre la medesima: questo "metal" da MTV è fatto per vendere, è un prodotto commerciale, la componente artistica in questo caso non c'entra nulla. "Tracing Back Roots" è un prodotto vincente?
Indubbiamente, è confezionato perfettamente, ha una produzione stellare, i ragazzini sono ribelli ma bellini, piacciono pure alla mamma della bimbominkia lobotomizzata davanti alla tv, i corettini super commerciali ci sono e le parti "pesanti" non infastidiscono, come qualche loro collega che infatti vende un decimo.
Basti ascoltare la title track, la successiva "
Fade Away", la già edita "
Hope"... oggi bastano cose così per avere le porte spalancate, onore a loro che l'hanno capito a 15 anni. Certo che, per la Musica tutta, assistere a simili risultati è davvero avvilente.
Ed il fatto che anche il metal, una volta oasi felice e riserva naturale di musica di qualità protetta, sia ormai una vacca da mungere e spolpare fino all'osso, mi mette addosso una tristezza indicibile.
Detroit è fallita ma per i suoi figli,
Joshua Moore in testa, si prospetta un futuro economicamente più che roseo...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?