Copertina 6,5

Info

Genere:Punk
Anno di uscita:2013
Durata:47 min.
Etichetta:Sony Music

Tracklist

  1. SIRENS
  2. I'M JUST HERE FOR THE FREE BEER
  3. WITH FRIENDS LIKE THESE, WHO NEEDS HERPES?
  4. CALL YOUR FRIENDS
  5. MURDER ON THE AIRWAVES
  6. PUBLIC ENEMY NUMBER ONE
  7. BORN TO LOSE
  8. STICK EM UP KID!
  9. AUTOMATIC
  10. NERD ARMOR
  11. PANIC IN THE STREETS
  12. DON'T BELIEVE THE HYPE
  13. UNTIL THE SUN COMES UP
  14. LAST CALL

Line up

  • Ali Tabatabaee: vocals
  • Matty Lewis: vocals
  • Greg Bergdorf: guitars
  • Dan Palmer: guitars
  • Ben Osmundson: bass
  • Ed Udhus: drums

Voto medio utenti

Come passa il tempo eh? Mi sembra ieri quando, sul primo numero di Rock Sound mai acquistato dal sottoscritto (anno di Gloria 2000 spaccato), mi capitò di ascoltare per la prima volta "Now or Never", scoppiettante canzone punk-rock-rap degli americanissimi Zebrahead. Amore immediato, acquisto sicuro di "Playmate of the Year" e rotazione nello stereo per mesi.

Poi l'oblio, almeno per il sottoscritto, durato 13 anni e ora mi capita per le mani il nuovo disco degli americani, "Call Your Friends". Scopro con estrema sorpresa che, dopo l'ottimo disco citato in apertura, gli Zebrahead si sono dati da fare con ben 7 album all'attivo e un successo riservato però al solo Sol Levante, peraltro incredibile. Da noi era rimasto poco nulla.
L'altra scoperta, questa volta poco piacevole, è l'abbandono di Justin Mauriello, vocalist di chiare origini italiche protagonista dei primi album della band, sostituito dal pur bravo Matty Lewis, il quale porta nella band uno stile sicuramente più "californiano", abbandonando il cantato rappato tipico delle origini in favore di un approccio quasi punk-core che, devo dire, non suona niente male. Rimane invece l'altro vocalist, l'ormai palestratissimo Ali Tabatabaee.
E tutto l'album in effetti scorre via piacevolmente, condito dalla solita "idiozia" che ha sempre caratterizzato la band americana, con brani dai titoli più disparati, da "With Friends Like This, Who Needs Herpes?" a "Nerd Armor", passando per "I'm Just Here for the Free Beer", tutti caratterizzati da ritmiche punk-rock, allegre e cazzone, che hanno il mai troppo esaltato pregio di non annoiare mai.
E soprattutto..come si fa a giudicare negativamente un album con una copertina del genere? Noi uomini non ce la facciamo proprio, ecco.

In conclusione una piacevole, almeno per il sottoscritto, ri-scoperta quella degli Zebrahead, che con "Call Your Friends" dimostrano, senza strafare, di potersi ritagliare ancora un piccolo spazietto nell'ormai superato (?) mondo del punk-rock.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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