"
Math-core progsters". Basterebbe questa auto-definizione per farvi capire che diavolo vi apprestate ad ascoltare cercando di dare una chance a "
Trojan Horse", breve EP dei bielorussi
The Hysteria. Un disco caotico direste, vero? Beh, nessuna definizione di caos reggerebbe granché l'urto di questo album.
Si perchè "Trojan Horse" è veramente qualcosa di cervellotico, deviato, malato, nella peggiore delle accezioni per ognuno di questi singoli aggettivi. Non è brutto di per sé, perchè dal punto di vista meramente tecnico i 4 ragazzi bielorussi ci sanno fare e nessuno potrà mai negare il contrario, il problema è che le 5 canzoni che compongono questo breve platter sono un coacervo di suoni confusi e caotici. Scordatevi però Mike Patton o Devin Townsend, perchè qui di genio musicale ce n'è davvero poco dal punto di vista del songwriting. Una scimmia sotto acido [cit.] avrebbe potuto fare di meglio.
Del punto di vista vocale poi non ne parliamo nemmeno, perchè di urlacchiare senza sosta e senza tecnica son capaci più o meno tutti, anche la scimmia di cui sopra. Poi sicuramente nel mondo ci sarà qualcuno che li apprezza, ma almeno da queste parti non c'è comprensione né empatia nei loro confronti, sotto nessun punto di vista.
Per fortuna "
Trojan Horse" dura solo 23 minuti, altrimenti il giudizio sarebbe stato ancor più inficiato dalla tortura del tempo, cosa che per fortuna ci viene risparmiata, almeno fino alla prossima uscita. Come si dice di chi proprio bello non è: per fortuna che sei simpatico.
Quoth the Raven, Nevermore..
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