Copertina 4,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:43 min.
Etichetta:Funeral Industries

Tracklist

  1. CALIX.UTERO.BABALON
  2. CHAPEL OF ABOMINATIONS
  3. DAWN OF SILVER STAR
  4. VACUUM
  5. SCARLET VOID OF LUST
  6. THE BORNLESS ONE
  7. BEYOND THE VEIL OF SHAME AND GLORY
  8. STELLAE RUBAE
  9. AD LUCIFERIS VIM
  10. MATER TRIUMPHANS

Line up

  • Ain Soph Aour : bass, vocals
  • Nachzerehr Mara : guitars
  • J.C. Chaos : guitars
  • Charun : drums

Voto medio utenti

Personalmente non ho niente contro i Necromass, ma non li ho mai ritenuti così fondamentali o da "culto" , neanche ai tempi del loro discreto esordio "Mysteria Mystica Zofiriana" impregnato com'era di feeling ellenico riconducibile a Necromantia/Varathron e compagnia occulta dell'epoca. Dal seguente "Abyss Calls Life" il mio "rapporto" con la band toscana è praticamente finito visto che non apprezzai per niente quell'album...Non è difficile intuire come la notizia del loro ritorno abbia scosso in me sensazioni forti come un bicchiere d'acqua tiepida...In effetti non mi ero sbagliato poi più di tanto... "Calix.Utero.Babalon" non mi ha suscitato nessuna sensazione particolare, niente, indifferenza totale e questo credo sia molto più negativo anche del peggiore dei sentimenti repulsivi. Non mi resta che notare come la prima parte dell'album sia riuscita a farmi battere il mio personale record di sbadigli e risatine idiote connesse alle forzatissime urla dello storico singer Ain Soph Aour. Fino al sesto brano "The Bornless One" , l'album viaggia su una mediocrità disarmante, tra inutili riempitivi come l'intro che da il nome all'album e "Vacuum" , intermezzo strumentale, e pezzi assolutamente canonici e senza nessuna ispirazione, tutti molto melodici che forse sarebbero stati buoni come b-side di improbabili singoli. Se riuscirete comunque ad arrivare al sesto brano premete "stop" ne guadagnerete in salute ed eviterete di incazzarvi per aver sprecato tempo prezioso nell'ascolto di...niente. Non si può come non notare che l'album sia registrato molto bene e i suoni sono molto potenti e puliti, ma forse anche questa scelta non è stata la migliore per supportare un sound che in teoria dovrebbe essere oscuro e maligno...Lascio incensare volentieri alle giovani leve un passato che non gli appartiene e che per lo più non conoscono se non marginalmente, io mi tengo i personalissimi ricordi di una nostalgica giovinezza che mi ha formato nel metallo nero fuso di qualità...

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