Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:46 min.
Etichetta:Nuclear Blast Records

Tracklist

  1. THE MESSENGER
  2. MOVE THE CHAINS
  3. ON WARRIOR’S WINGS
  4. PUNISHMENT
  5. THIS IS MY HELL
  6. DEAD MAN’S PLIGHT
  7. CHALICE OF MAN
  8. THE ANSWER
  9. WHAT I AM
  10. THE ONE-EYED KING

Line up

  • Matthew Barlow: vocals
  • Freddie Vidales; guitars
  • Van Williams: drums

Voto medio utenti

Se fa piacere ritrovare uno dei migliori cantanti che ci proposto la scena Metal statunitense - e basta andarsi a riascoltare canzoni come "Watching Over Me" per rendersene conto - spiace un po' ritrovare Matthew Barlow fuori da quello che dovrebbe essere il suo contesto naturale: gli Iced Earth.
Ad ogni modo pur senza darvi continuità non ha mai abbandonato del tutto la sua carriera dietro al microfono, infatti, lo abbiamo incrociato nei Pyramaze o come guest vocalist (recentemente negli Artizan), ed ora anche con questa nuova realtà: gli Ashes of Ares, dove al suo fianco ritroviamo altre due vecchie conoscenze, Van Williams dai Nevermore e l'ex Iced Earth (ok... uno dei tanti) Freddie Vidales, il quale oltre al basso su "Ashes of Ares" si occupa pure delle chitarre.
Ed i nostri non si fanno mancare nemmeno una preziosa collaborazione con Jim Morris, andando a registrare il disco ai Morrisound Recording studios, un passaggio che si sente e si fa apprezzare.
Impossibile sbagliare nel provare a indovinare cosa ha deciso di proporci questo terzetto. Già... uno Heavy & Speed Metal che - fosse solo per la presenza di Barlow - non può che far pensare agli Iced Earth, grazie a canzoni drammatiche e dall'animo oscuro. Li tradiscono pezzi come "The Messenger", "On Warrior’s Wings", l'epicità di "This Is My Hell" o la power ballad "The Answer" (per la verità, fin troppo scontata e riuscita solo a metà), mentre un pochetto d'aria fresca arriva dalla cattiveria della quadrata "Punishment" o delle thrashy "Chalice of Man" e "What I Am".

E' comunque indubbio che l'album scorra via facendosi ascoltare con discreto appagamento, con la prova di Barlow che sovrasta quella degli altri musicisti, con un Williams un po' frenato e Vidales non sempre a suo agio nel doppio ruolo che si è ritagliato.

Rinforzata la line-up gli Ashes of Ares non hanno rinunciato alla possibilità di andare in tour, dando l'impressione di non voler essere la solita meteora.
Pertanto non resta che aspettare e vedere se quest'album avrà un seguito oppure no.
Come inizio non c'è male.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 ott 2013 alle 09:42

Il problema con un album come questo e' che se ho voglia di sentirmi gli Iced Earth , mi vado ad ascoltare gli ICED EARTH! Non hai tutti i torti..

Inserito il 07 ott 2013 alle 09:24

Il problema con un album come questo e' che se ho voglia di sentirmi gli Iced Earth , mi vado ad ascoltare gli ICED EARTH!

Inserito il 07 ott 2013 alle 01:26

Concordo con Sergio. Non male, ma neanche 'sto gran disco. Molto simili agli Iced Earth ma peccano un po' di songwriting, anche perché dal lato strumentale non c'è niente da dire. Barlow è uno dei miei 5-10 cantanti preferiti di sempre e anche qui non delude, certo che con una migliore costruzione delle canzoni... vedremo nel prossimo.

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