Un'orgia teatrale
con Mr. Doctor Eliogabalus
Sverd, Sleepytime Gorilla Museum/Gollum/The Provenance, Naihmass Nemtheanga, J.Oliva, Anna Varney e P. Rogers Nelson
Un scambio di allegorie con l'equipe di Bresny
sono intenzioni necessarie per cadere dalle
proprie torri trasfigurati.
Tonfo...
Norvegia. Pioviggina. Le vestigia "
Bergen op Zoom" non si trovano: ne stiamo rispettando i Conti?
Bergen. Ancora. Fertile capitale di acque e musica, culla della favola del m
etallo nero.
"The Tower" é un album che mescola intønsi punti tripli dell' H2O a splendidi suoni chitarristici, chiome Messaliniche alle morbilità dell'avvoltoio, fasi aliene a paesaggi vellutati in verdescuro.
Laser in tinta allineati, pieghe tronfie dell'ugola di Nilsen e una retorica plumbea ravvivano il rovinare.
Tetris tassonomici condotti da Z.
aneliti illusori di TRekkSpill e drappi su cui volteggiare esaltano il lirismo della Torre.
Non è l'album eletto, non è la Babele del sottogenere Solefaldiano.
Pathisco le voci del bravo Nilsen. Noto, che, tra la Vortexiana "The Tower" e la conclusiva bonus "Blood Don't Eliogabalus"
(dedicata al mentore
Mario Panciera !)
i voli e le picchiate artistiche vanno e vengono.
La soave tristezza che evoca questo lavoro è "un'immagine della realtà" nondimeno sublime.
Il rammarico per un edizione non-straordinaria della Industria dell'avvoltoio è un "peccatone". SIPARIO
"
there is a logic to..."
V. I.Ps: i Vulture Industries sono anche a Teatro con "Turning Golem" e, personalmente, li ascolterei volentieri come colonna sonora di una ipotetica riedizione di Grim Fandango.
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