Copertina 8

Info

Anno di uscita:2013
Durata:75 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. ORCHARD
  2. WOODBINE
  3. FERAL BONES
  4. EVERGREEN
  5. CASSOCK
  6. BOLESKIN

Line up

  • Asechiah Bogdan: guitars
  • Garrett Morris: guitars
  • Dorthia Cottrell: vocals
  • Ryan Wolfe: drums
  • Parker Chandler: bass

Voto medio utenti

Dopo averli conosciuti per mezzo dello split con i Cough, la possibilità di recensire il secondo album dei Windhand a titolo "Soma" mi è sembrata subito un'occasione da non lasciarsi sfuggire ed infatti eccomi prontamente qui a raccontarvi cosa ci riserva questo disco. Il quintetto originario di Richmond (Virginia) si trova perfettamente a suo agio nelle sonorità ossessive, lente e ipnotiche che stanno alla base di questo lavoro: le chitarre infatti danno vita a riff possenti e impregnati di quelle reminescenze sludge che certamente suoneranno familiari a chi mastica il genere, imperniando le strutture dei brani sulla loro riproposizione quasi ossessiva, ma al contempo sfruttando appieno il potenziale offerto da due chitarre. Accade quindi che mentre una è intenta a creare il substrato sonoro di un brano, l'altra si dedichi a slanci solisti dal sapore pischedelico ed etereo, in modo che la lunghezza dei brani stessi (in media 8 minuti, con un picco sulla finale "Boleskin", un monolite di mezzora) non costituisca alcun ostacolo per la fruizione di questo "Soma". Il vocalismo quasi androgino del cantante Dorthia Cottrell suona quasi distante, oppiaceo e rende la musica dei Windhand estraniante e viaggiante. Il muro sonoro viene momentaneamente spezzato dall'acustica "Evergreen", composta di sola voce e chitarra acustica con una prova vocale davvero da brivido, che a dispetto della sua natura ricrea un mood cupo e deprimente che rende il pezzo davvero notevole. Il disco si chiude egregiamente con la lunghissima e già citata "Boleskin", che parte in punta di chitarra acustica per poi cedere il testimone al suono distorto e pachidermico degli strumenti elettrici, con tratti quasi drone.
Se già con lo split con i Cough i Windhand mi avevano colpito positivamente, la band regge alla grande anche la prova su lunga distanza e con "Soma" mette insieme un disco che non potrà lasciare indifferenti i fan delle sonorità più lente e pesanti.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.