Avari come sono di informazioni su di sè (perlomeno in lingua inglese), posso solo supporre che questo
"Somewhere Over The Painbow" sia la prima fatica discografica dei belgi
30,000 Monkeys. I quattro brani che vanno a comporre questo EP sono tutti in odore di
Melvins, dei quali questi ragazzi cercano di recuperare lo spirito malato e sperimentatore, e di
Sonic Youth, vista una certa propensione per il noise e l'alternative: si passa quindi dalla aspra "Imperial Staches", col suo andamento sbilenco ben accompagnato dalla voce di Ruben, per la distorta e noisy "Amazones", per finire con la conclusiva "Batteram", che dopo i synth sinistri all'inizio lascia spazio alle chitarre lente e quasi sludge.
In generale, in soli 24 minuti "Somewhere Over The Painbow" non offre grandi spunti di attenzione, anche se i 30,000 Monkeys si sbattono parecchio per creare pezzi sinistri e malati. Difficilmente però questo EP potrà colpire l'attenzione anche dei fan più accaniti del genere.
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