Ascoltando la prima Soldier of fortune viene da imprecare in turco, tanta è la somiglianza con The four horseman dei 'tallica... poi, se si ha il coraggio di continuare, ci si barcamena tra una traccia hard rock e un riciclo del glorioso passato piratesco. Innegabile il miglioramento col precedente (fare poi peggio era davvero difficile) ma come dice Sergio, qualche pezzo quantomeno decente c'è. Si respira un po' di salsedine e una leggerissima brezza, niente arrembaggi o scorribande per i sette mari. Un 6 se lo porta a casa, nonostante canzoni altalenanti e una produzione quantomeno discutibile, solo in virtù del mio legame affettivo con Rolf e per quello che ha saputo dare fino a The Rivalry (compreso ovviamente, e escluso Masquerade ;-)
I Running Wild sono e saranno sempre nel mio cuore, ma sarà il caso che qualcuno dica al Rolf di porre fine a questa cosa che sempre più assomiglia ad accanimento terapeutico?
I Running Wild sono e saranno sempre nel mio cuore, ma sarà il caso che qualcuno dica al Rolf di porre fine a questa cosa che sempre più assomiglia ad accanimento terapeutico? E poi chi paga le bollette di casa Kasparek?
Anche qui, noto che ormai (ahimè giustamente) l'attenzione verso questa band è pressoché nulla