Discutibile operazione archeologica messa in piedi dalla Southern Lord, riguardante una seminale hardcore band californiana: i
Bl’ast! .
La formazione, guidata dal chitarrista Mike Neider, ha militato nella scena durante i lontani anni ’80, pubblicando tre discreti album di genere. Ma dopo l’uscita di “Take the manic ride” (1989) si è dissolta senza lasciare tracce.
A distanza di oltre vent’anni è saltato fuori un nastro che l’etichetta americana ha pubblicizzato in rete come “nuovo” lavoro inedito andato perduto. Addirittura il remix è stato affidato ad una star come Dave Grohl, cosa che ha fatto crescere le aspettative di fans ed appassionati. Altro particolare segnalato con insistenza, la presenza nella line-up di quel William Duvall che oggi è frontman degli Alice in Chains e che all’epoca fungeva da seconda chitarra.
Però, ora che la scaletta è stata rivelata, la faccenda appare molto meno interessante ed anche un poco furbesca. In realtà si tratta di una edizione, riveduta e corretta anche nel titolo, del secondo capitolo della discografia dei Bl’ast!, cioè “It’s in my blood”. A parte la nuova produzione, manca il brano “Look into myself” sostituito da “Your eyes”, che comunque non è inedito perché uscito come sette pollici.
Lo stile del gruppo di Santa Cruz è quello del periodo, cioè una miscela di metal, punk ed influenze Sabbathiane, sul genere dei Black Flag, e rimane comunque abbastanza attuale e convincente. Brani concisi, duri, crudi, immersi in quell’atmosfera anarcoide caratteristica degli inizi del filone.
Se non conoscete questo nome e v’interessa il genere, potete senz’altro approfittarne. Però per la label di Greg Anderson lo considero un passo falso.
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