Zero informazioni sui Bellgrave, se non che dovrebbero essere tedeschi pur essendosi accasati con l'etichetta Spagnola Locomotive. Questa volenterosa label Iberica ci ha purtroppo abituato a frequenti uscite di livello non eccelso, ed i Bellgrave fanno davvero poco per sfuggire alla regola.
Sarei ingiusto a definirli scarsi, visto che possiedono tecnica discreta ed un accenno di carica aggressiva, ma non esito a considerarli piuttosto anonimi causa un songwriting fiacco che ricicla idee e schemi già sentiti innumerevoli volte, ma con ben altra forza di penetrazione.
Indecisa tra heavy d'assalto e desideri melodici, la formazione germanica finisce per risultare un ibrido poco convincente in entrambi gli aspetti, pescando senza pudore dai classici del metal e viaggiando costantemente su monotoni tempi medio-lenti, variando pochissimo il panorama dei riffs e l'atmosfera delle canzoni. Certamente si tratta di band solida ed esperta, mestieranti di lungo corso, ma i momenti realmente felici di quest'album esageratamente lungo in rapporto alla qualità della proposta, si esauriscono con la discreta orecchiabilità della title-track, un paio di brani vivacizzati da vibrazioni thrash tutt'altro che estreme come "Rattlesnakes rattle" e "With no compromise", e la compatta durezza modernista di "When rats leave the ship", mentre il resto fa parte di quel metal scontato e prevedibile che possiamo trovare in abbondanza girando per i piccoli locali o pescando dentro i cumuli di demo che in anni recenti hanno sommerso il nostro continente.
L'unica conclusione possibile vede l'album dei Bellgrave scivolare velocemente nel dimenticatoio.
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