Puntualissimi come i treni dello Stato, eccoci qui a parlare degli
Exalt Cycle e del loro "nuovo" disco "
Revelations", album di sole 5 tracce che presenta al pubblico una band dal sicuro futuro sulla lunga distanza.
Il perchè è semplice da definire: i milanesi hanno un sacco di talento e un buon gusto che, per il genere proposto, non è proprio una cosa così ovvia. Si tratta infatti di un azzeccato mix di nu-metal old school e influenze -core più moderne, tenute insieme da un vocalist davvero di tutto rispetto, tra i migliori ascoltati ultimamente nell'ambito locale, padrone di una voce potente e versatile.
I cinque brani viaggiano tutti bene o male sulle medesime coordinate, fatta esclusione per la centrale "
The Passing", decisamente più nu-metal del resto del disco, e per la conclusiva "
Through the Time", in particolare nel melodico ritornello.
Se volete un paragone ad ampio respiro, vedeteli un po' come la risposta italiana ai Five Finger Death Punch, sia dal punto di vista vocale che da quello musicale, con magari una produzione un po' meno pompata. Fatto sta che gli
Exalt Cycle hanno una dimensione e un'identità tutte loro, meritevoli di rispetto e sicura attenzione, da qui agli anni a venire. Promossi a pieni voti, nell'attesa del primo full lenght. Avanti così!
Quoth the Raven, Nevermore..
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