Credo di averlo già detto, gli On Trial sono proprio bravi. Una splendida band psichedelica vecchia maniera, belle melodie acid-garage ed atmosfere placide e oniriche. Danesi, esprimono sempre quella gentilezza un po’algida caratteristica dei popoli nordici, un mood malinconico che non si può mascherare nemmeno alzando i volumi e le distorsioni, cosa che loro fanno benissimo da più di dieci anni. Chi è in possesso di animo sensibile non può non innamorarsi di gioiellini come “Blinded by the sun” o “Blood butterfly”, rinfrescanti e soffici come pioggia autunnale, o resistere al vigoroso assalto heavy-space delle Magnetiane “Downer” e ”Lovecraft”, tutti brani che non ritengo esagerato definire commoventi.
Proprio un gran bel gruppo, sicuramente con meno successo di quel che merita.
Se ciecamente non avete ancora preso contatto con gli On Trial e non vi garba recuperare l’intera loro discografia, cosa che comunque vi consiglio di fare, procuratevi almeno questo “Live” il quale raggruppa molti dei loro migliori episodi, specie i più recenti, oltre a rendere perfettamente l’idea di come s’interpreta un concerto psych-rock usando come unico effetto speciale la propria eccellente musica. Energico e sognante, fedele agli originali ma con frequenti pennellate d’improvvisazione, un’album pieno d’emozione che si chiude con la travolgente cover dei Blue Cheer dall’ormai saccheggiatissimo “Vincebus eruptum”, suggello dell’ennesima prova d’autore degli psico-nauti Danesi.
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