I Magoa sono 5 baldi della "Île-de-France" che suonano un "post numetal" dalle tinte ammmmerigane.
I nostri Ben(g)iamini
(pollice verde in sù! http://benjamincappelletti.com)
non lesinano lunghi soggiorni in California, per registrare e assaporare, le libertà che sbraitano.
La musica poggia su frasi chitarristiche cangianti e su melodie tastierose di facile presa; le agili, grintose "curve" gutturali ruotano attorno le une alle altre, delineando traiettorie varie.
Le miscele di sottogeneri suonano frizzanti e i samples ricavati a "soft-werino" sono azzeccatissimi;
completano "this bad businness" suoni vividi (Murdock) e trionfi di clicks su socials e tubi vari.
Ora prescriverei una settimana di Waltari due volte al Dì per agitare in estro le stasi più pacchiane delle tastiere (
Ailleurs) e smusserei certi ritornelli.
Codificherei pillole di giudizi così:
Max Beat mi ricorda addirittura i NewYorKeSy Genghis Tron ed è un bene assoluto
Broken record mixa i Beastie Boys più elementari con Eminem 0.1 Molare, Hard Rock, death melodico ed un sacchetto di patatine Doritos
La nona... traccia parte bene anzi di più, peccato affoghi nella noia
La conclusiva
There is no tomorrow largamente NON derivativa è una bomba: che spreco di talento!
(TOO-LATE!)
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