Copertina 6

Info

Anno di uscita:2013
Durata:23 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. CANADIAN STEEL
  2. KILLING TIME
  3. GIVE IT TO ME
  4. THE RIGHT ONE
  5. SHADOW RUN
  6. HEAVY METAL ROCK

Line up

  • Axl: all instruments
  • Paul: vocals

Voto medio utenti

Se non avessi buttato un occhio alle notizie biografiche che accompagnano questo "Mounting the World”, avrei bellamente scommesso i miei two cents sul trovarmi di fronte all'ennesimo recupero archeologico ad opera della High Roller Records.
Invece questi Stallion non sono una sconosciuta formazione britannica (in realtà esisteva un gruppo omonimo che nel 1981 rilasciò il singolo "Sleeping Warriors") o statunitense che non aveva avuto fortuna negli eighites, e ora in cerca di riconoscimenti postumi o pronta a un... ehm... clamoroso comeback.

Infatti, molto più semplicemente questi Stallion sono un duo tedesco che della R.W.O.H.M. ha comunque fatto una missione di vita. Non sbandano nemmeno quando si mettono a correre velocemente, come nel caso dell'opener che incalza gli Exciter e - guarda caso - si intitola proprio "Canadian Steele", e se con il taglio più hardeggiante e vizioso della seguente "Killing Time" li ritroviamo invece a riecheggiare i W.A.S.P., tocca a "Give it to Me" fare una migliore impressione con un tocco leggermente più melodico e con quegli scatti brucianti che ne caratterizzano la seconda metà.
Se "The Right One" è un'altra speed track, che però scorre via un po' insipida e senza colpo ferire, nell'attacco di "Shadow Run" sembra quasi di trovarsi di fronte ai primissimi Metallica, sicuramente il brano più arcigno di questo MLP che si chiude sulle note di "Heavy Metal Rock'n Roll", dove a essere citate sono le Rock Goddess, e stavolta direttamente dato che si tratta di una cover del loro primo singolo, poi incluso anche sull'omonimo esordio del 1983.

Gli Stallion finiscono per ricordare degli Skull Fist, Enforcer o Striker più grezzi e ancora in fase embrionale, e solo il prossimo appuntamento discografico, magari affrontato da una line-up più completa, ci darà maggiori delucidazioni sul loro reale potenziale.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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