Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:78 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. DON’T LET HIM GO
  2. KEEP ON LOVING YOU
  3. IN YOUR LETTER
  4. TAKE IT ON THE RUN
  5. KEEP PUSHIN’
  6. GOLDEN COUNTRY
  7. CAN’T FIGHT THIS FEELING
  8. LIKE YOU DO
  9. TIME FOR ME TO FLY
  10. BACK ON THE ROAD AGAIN
  11. ROLL WITH THE CHANGES
  12. RIDIN’ THE STORM OUT
  13. 157 RIVERSIDE AVENUE

Line up

  • Neal Doughty: keyboards, organ, piano, synthesizer
  • Kevin Cronin: vocals, rhythm guitar, piano, keyboards
  • Bruce Hall: bass, vocals
  • Dave Amato: guitar, vocals
  • Bryan Hitt: drums, percussion

Voto medio utenti

Non saprei davvero quale “versione” dei REO Speedwagon preferire … se quelli più hard degli esordi o se i multiplatinati campioni dell’AOR degli eighties (con il mitico “Hi infidelity“ a fungere da sostanziale spartiacque …) e la buona notizia è che non sono in nessun modo “costretto” ad effettuare delle inconcepibili selezioni, nemmeno dal nuovo prodotto dal vivo dei favolosi trucks-rockers dell’Illinois, intitolato (senza troppa fantasia …) “Live at Moondance Jam” e registrato durante l’edizione del 2010 dell’annuale festival citato nella testata dell’opera, in quel di Walker, Minnesota.
Il disco è, infatti, una straordinaria collezione di “classici” appartenenti a entrambe le varianti della band, poco “rischiosa” probabilmente, eppure eseguita con una vitalità, una grinta e una passione davvero esemplari, difficili da replicare anche per le nuove generazioni del rock n’ roll.
Una grande dimostrazione di forza della “vecchia guardia”, insomma, ancora capace di fornire prestazioni catalizzanti e coinvolgenti proprio nelle circostanze più idonee a “separare gli uomini dai ragazzi” (per dirla alla maniera di Ted Nugent, il quale, guarda caso, è un’altra testimonianza lampante a sostegno della medesima argomentazione, vedasi quanto proposto nel suo recente “Ultralive ballisticrock”), quando diventa praticamente impossibile simulare carisma, energia e disinvoltura.
Certo, poter contare sull’esperienza, la competenza e su un repertorio imbattibile come quelli dei REO Speedwagon “aiuta” sicuramente, e tuttavia neanche tali solidissime garanzie da sole sono poi completamente rassicuranti, con lo spettro della routine e di una prova manieristica e “demotivata” sempre in agguato.
E allora, cari musicofili, sotto con Cd, DVD o Blue Ray e godetevi la ricca scaletta concessa a “Live at Moondance Jam”, con un Kevin Cronin sempre straordinario (in grado di sopperire ad arte certe irrisorie e fatali limitazioni d’estensione), capitano di una formazione impeccabile impegnata in una serie inarrestabile di palpitanti scosse cardio-uditive, equamente suddivise tra grinta e sentimento e in cui la classe adamantina rappresenta l’invincibile denominatore comune della situazione.
Pur in tanta opulenza sonora, trovo arduo nascondere un pizzico di emozione supplementare per "Keep on loving you”, prototipo del romanticismo perfetto o, rimanendo sullo stesso soffice terreno, per la spensieratezza kitsch e contagiosa di “In your letter” e per le delizie “Take it on the run” e “Can’t fight this feeling”, laddove nel settore a maggiore intensità riservo una particolare predilezione per le scorie proto-prog di "Golden country” e "Like you do”, senza dimenticare il fervore di “Back on the road again”, la melodia ammaliatrice di “Roll with the changes” e ancora il frenetico tuffo nella “preistoria” del gruppo compiuto con “157 Riverside Avenue”, rendendomi però conto quasi subito che, in realtà, si tratta di sottolineature piuttosto futili e totalmente accessorie, all’interno di un programma in cui non si registra la benché minima flessione.
In giro troverete certamente “roba” più “imprevedibile” e "stravagante", reale o presunta, mentre è decisamente meno scontato reperire una “freschezza” analoga a quella assicurata da questi inossidabili veterani … il pubblico americano l’ha verificato in "diretta”, ricavandone una notevole soddisfazione … non resta che costatarlo anche a voi, magari con un pizzico d’invidia (per il momento … non mettiamo limiti alla “provvidenza” e alle possibilità della Frontiers!) , attraverso una “differita” d’inconfutabile efficacia.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.