Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:37 min.
Etichetta:Buil2Kill Records

Tracklist

  1. ANTICHRIST
  2. THE SEQUENCE
  3. FRACTURE
  4. SCREAM
  5. AL-DAJJAL
  6. REVELATIONS
  7. NEITHER HERE NOT THERE
  8. ZERO
  9. LENNY NERO
  10. WAVES
  11. THE REIGN OF THOUSAND YEARS

Line up

  • Fabio Palombi: vocals
  • Ermal Zaka: guitars
  • Jacopo Rossi: bass
  • Dariusz Daray Brzozowski: drums

Voto medio utenti

Con un po' di ritardo rispetto alla data d'uscita dovuto alla promozione, siamo qui a parlare del nuovo nato dei genovesi Nerve. I death metaller nostrani tornano a distanza di tre anni da Death Parade con una formazione parzialmente rinnovata che si avvale della collaborazione alla batteria di Darius "Daray" Brzozowsy (ex-Vader, Dimmu Borgir) che ci spettina adeguatamente per tutta la durata del disco. Disco che è il numero 3 dalla fondazione della band avvenuta nel 2006 e che ripropone il loro stile fatto di un death metal con molto groove e dall'appeal modernista.
Guidati come sempre dalla voce urlata, sofferta e sentita di Fabio Palombi, i Nerve ci lanciano addosso 11 sassate suonate con indubbia maestria (sentite ad esempio l lavoro di basso su Zero oppure sull'orientaleggiante Al-Dajjal) che prendono spunto dai soliti nomi svedesi e americani ma che vengono riproposte con più cattiveria ed un pizzico di personalità, oltre che una dose di hardcore. Rispetto al passato è leggermente minore la dipendenza da soluzioni nordeuropee in favore di spunti debitori dell'operato di Devildriver, Strapping Young Lad Dagoba e Lamb of God, oltre agli immancabili Pantera e, anche dal punto di vista vocale, Fabio ha abbandonato quasi completamente il growl. I Pezzi sono sufficientemente vari per spezzare l'assalto tout court e creare una buona alternanza di atmosfere, su tutte segnalo i bei riff di Neither Here Nor There e Scream, dotata anche di un buon assolo e di parti vocali ricercate. Inizialmente caotico, il disco acquista fruibilità e scioltezza con gli ascolti, una volta che certe melodie sono state memorizzate. Non ci sono solo canzoni varie, mazzate tra capo e collo arrivano con le potenti Antichrist oppure con Revelations, che ha una parte centrale in stile Mehsuggah. Chiude The Reign of Thousand Years, tre minuti e mezzo di sperimentazione fatta di malinconiche chitarre, tastiere e semplici percussioni.

La produzione, effettuata dallo stesso Palombi nei Melazeta Studios, si rivela un pochino bombastica e rischia di appiattire il suono mettendo in secondo piano sfumature e passaggi che distinguono i Nerve da mille altri mestieranti. Questo Fracture mostra appunto uno stacco, un a nuova partenza per la band genovese e data la qualità del lavoro, non mancherà certamente di destare interesse.

Su Bandcamp c'è l'intero lavoro.



Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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