Terzo album per i francesi Hypnosis, i quali con questo “Cyber Death” mettono subito le carte in chiaro circa la direzione del proprio sound. È difficile definire cosa sia Cyber Death Metal, certo è che in questo disco la componente death talvolta è soffocata nel mare di beats elettronici e synths che permeano le nove composizioni in oggetto. Un suono che sul piano del death metal è destrutturato e sovente perde in potenza in brutalità, laddove però è molto strutturato sul piano elettronico in una sorta di techno death che ha molti punti di contatto con il mood di un disco come “Remanufacture” dei Fear Factory. La proposta è poi arricchita dai continui interventi melodici della brava cantante Cindy, i quali mitigano ulteriormente l’impatto di songs come “Vortex” o “My Cell”.
Il punto debole della band secondo me è proprio quello di non essere riuscita a forgiare un suono omogeneo, un suono dove le componenti death metal ed elettronica si sublimassero a vicenda ed esaltassero il loro potenziale distruttivo. Questo “Cyber Death” riesce a martellare solo nei beats digitali, i quali spesso mutano in qualcosa di molto vicino alla tunz ballabile, mentre il death metal viene quasi accantonato in un cantuccio, rinunciando così, la band, alla creazione di un suono davvero destabilizzante e distruttivo.
Il prossimo passo della band dovrebbe essere quello di un recupero delle radici death metal, in modo da avere un core duro e puro sul quale ricamare velenose e pericolose nuances techno. Da rivedere in futuro, pur se questo “Cyber Death” è comunque un disco discreto che mette in luce ottimi spunti. Resta il rimpianto per quel che è e che invece non è potuto essere. Chiudo con un punto di domanda, hanno gli Hypnosis le capacità per creare quel tipo di sound? Su questo ho dei dubbi…
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