Gli
Hell:On (inizialmente sotto le spoglie di un ben più abusato Hellion) continuano a pestare e a spingere con veemenza sui propri strumenti, incluse le corde vocali del loro cantante, in un assalto sonoro che parte dal Thrash sino a lambire il Death Metal, per un risultato finale che non può che definirsi un brutale incontro tra Sepultura, Machine Head e Kreator.
Il cantato frontale e aggressivo di Alexander Baev lascia ben
poca requie, ma è il guitarwork a segnalarsi come l'aspetto meglio riuscito di questo album, e non solo per gli assoli che Andy LaRocque (iperattivo ma noto soprattutto per essere il chitarrista dei King Diamond) e Marek Pajak (chitarrista nei Vader) piazzano rispettivamente su "Slaughter Smell" e "Dormition", ma anche per quanto questa formazione proveniente dall'Ucraina riesce a mettere in pista su "Beyond Morality" o "Insight".
Senza tuttavia riuscire a eccellere.
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