L'esordio discografico dei Danesi Complete, "Adjusting the perpetual emotion machine" (2001), era stato all'insegna di un metal-core furibondo e caotico ed aveva fruttato loro un discreto consenso tra le frange più giovani e turbolente del pubblico locale. A distanza di alcuni anni il gruppo prova a dare seguito al primo virulento episodio scegliendo però un'ottica leggermente più moderata e cercando d'incrementare il tasso di accessibilità del proprio hardcore straripante. Non dovendo ovviamente parlare di una profusione di lenti acustici o di eterei arrangiamenti orchestrali, notiamo che i brani appaiono certamente più ragionati e definiti ma la decantata svolta stilistica si limita ad una spolverata melodica applicata ad un sound compatto ed impenetrabile come cemento, ben saldo nei confini del modernismo heavy, ed all'inserimento di qualche tematica socio-politica nell'insieme delle liriche dell'album.
In pratica non ci si allontana da una certa prevedibilità di furori compressi sino al punto d'esplosione, di rasoiate chitarristiche glaciali e prive della minima sbavatura, nonché delle immancabili, onnipresenti, feroci urla del vocalist Jonas Bjerg.
Lavoro sul genere di Boy Sets Fire, Refused, Poison the Well, ecc, ben fatto, ottimamente prodotto, discretamente suonato, purtroppo pochi, se non nessuno, i refrain che si facciano davvero ricordare o i passaggi strumentali che regalino un momento di originalità. Al solito tutto si risolve in un violento martellamento di urla isteriche e ritmiche spietatamente ossessive, immerse nell'atmosfera di un'acciaieria a pieno regime. Sporadicamente e quasi casualmente fanno comparsa brevi oasi emozionali, occhieggiando alle recenti tendenze nu-metal, ma è abbastanza chiaro che i Complete si trovano più a loro agio quando possono scaricare la loro artiglieria senza tanti problemi, vedi l'assalto di "Died like a hero" o la monolitica "Shine on you", brani carichi di potenza belligerante.
Nulla però che distingua l'album da tanti altri dello stesso genere, con il forte sospetto che questo miscuglio di rock, hardcore e punkmetal iper-violento ed industriale abbia già detto tutto ciò che aveva da dire.
I Complete sono onesti mestieranti impegnati nel riciclo delle solite esibizioni muscolari, ma è troppo poco per meritarsi più di una sufficienza risicata.
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