Copertina 6

Info

Anno di uscita:2013
Durata:79 min.
Etichetta:I, Voidhanger Records
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. WATERS OF MOUNT WOE
  2. VACUUM OCEAN
  3. CRYSTAL VOID
  4. IN SUFFERING DARKNESS DWELL
  5. INTO THE MINDCLOUD

Line up

  • Danny Woe : vocals, drums, guitar
  • M. Woe : guitars
  • K. Woe : bass, guitars

Voto medio utenti

Woebegone Obscured è una oscura entità proveniente dalla Danimarca dedita ad un funeral doom con influenze che spaziano dal death a qualche partitura black. Non avendo ascoltato il loro debut album non mi sono potuto fare un’idea evolutiva completa sulla band, ma il fatto di aver un po’ stravolto la line up con l’ingresso di due nuovi membri provenienti da Glorior Belli e Horned Almighty probabilmente avrà allargato un po’ le vedute del gruppo che recentemente ha integrato anche un nuovo bassista (Andreas Tagmose Grønkjær ex Arescet)… Fatto sta che il qui presente “Marrow Of Dreams” si segnala come un’opera titanica visti i suoi oltre 79 (!!!) minuti di durata, una vera impresa riuscire ad andare fino in fondo senza distrarsi…Se è vero che il genere non è famoso per l’immediatezza della proposta è anche vero che negli interminabili minuti delle cinque composizioni si ha spesso l’impressione che la band l’abbia tirata un po’ troppo per le lunghe riuscendo ad annacquare oltremodo una proposta musicale che sarebbe potuta essere molto più compatta, concentrata ed efficace. Prediamo l’opener “Waters Of Mount Woe” , che nel suo lungo e lento dipanarsi si avvale di diverse atmosfere sempre tristi e “controllate” ma non c’è un vero momento in cui ci si desta dal torpore provocato dall’ascolto a causa di una eccessiva linearità del pezzo. Altrettanto non può dirsi per la seguente “Vacuum Ocean” qui infatti le clean vocals, pur non essendo eccelse e ben lavorate, marchiano indelebilmente il brano, trasmettendo un forte senso di disagio e preparando il momento del distacco. Il resto del pezzo non è un granché anche se siamo su qualcosa di molto più straziante e doomish rispetto all’opener, una composizione al limite del minimalismo sonoro ma comunque ben concepita e realizzata. “Crystal Void” è il motivo per cui l’album raggiunge la sufficienza e non va al di là…una vera agonia sonora da sopportare per 17’, si risolleva un po’ verso la fine con un’accelerazione a la My Dying Bride, ma è decisamente poco. La parte metal dell’album finisce con “In Suffering Darkness Dwell” song sulla falsariga di “Vacuum Ocean” con in più degli ottimi arrangiamenti sinistri, delle cesellate di piano veramente ispirate e un growl pesante/profondo ben calibrato. Male invece nelle parti in screaming. Dicevamo che lo spirito metal dell’album finiva nella quarta traccia perché “Into The Mindcloud” al netto di una prima parte in linea con il resto dell’album, si evolve poi nei suoi 19 minuti e passa verso un qualcosa di più progressivo e rock oriented con atmosfere dilatatissime, leggerine e un po’ tediose, e qui sinceramente mi è venuto da pensare agli ultimi Opeth… Album interessante, con alcuni spunti vincenti ma non all’altezza dei loro numi tutelari Disembowelment, Evoken e Thergothon. Da migliorare

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