Sono sempre dell'idea che un'opera simile, un DVD di oltre 3 ore (comprese interviste e dietro le quinte) sia un semplice oggetto di culto per i fans della band e poco altro. Chi altri si sciropperebbe 170 minuti di musica di un gruppo che conosce sì, ma non ama particolarmente? Chi spenderebbe soldi per sciropparsi tutti 'sti minuti?
E ve lo dico io: nessuno, a meno che la band in questione non sia una di quelle imprescindibile nella storia della musica e si debba farla conoscere a qualcuno, cosa che gli
Epica di
Simone Simons e
Mark Jansen assolutamente non sono.
Certo sono una band importante nella crescita del panorama symphonic gothic/death nel nuovo millennio, hanno un tocco di riconoscibilità indubbio e un seguito nutrito in tutto il mondo, ma già dai loro primi vagiti sono stati sempre tacciati di eccessiva somiglianza con gli After Forever, più che altro per colpa della precedente militanza di Jansen.
Vabbè, ma questo "
Restrospect" com'è, da uno che quei 170 minuti se li è sciroppati tutti? E niente, è un live (ottimo) registrato davvero benissimo e che copre in maniera adeguata tutti e 10 gli anni di carriera, andando a pescare più o meno omogeneamente in tutti e 5 gli studio album degli olandesi, aggiungendo qua e la qualche chicca che viene solitamente presentata in sede live, vedi l'adagio dalle 4 Stagioni di Vivaldi o la celebre Marcia Imperiale di John Williams. Per la seconda volta in carriera poi viene suonata anche "
The Divine Conspiracy", traccia conclusiva dell'omonimo album del 2007, pur se in versione praticamente dimezzata rispetto all'originale.
Tutto questo coadiuvati da uno contorno visivamente intrigante e degno di uno spettacolo teatrale, con acrobati, effetti speciali come se piovesse e soprattutto un'orchestra di 70 persone, oltre alle ospitate di vecchi membri della band.
Insomma un lavoro coi fiocchi quello degli
Epica, degna summa di una carriera decennale che si è sempre attestata su buoni, ma mai eccelsi, livelli. Se siete fans accaniti della band non potete senza dubbio lasciarvelo sfuggire, altrimenti lasciate pur perdere l'acquisto perchè vi sembrerà soltanto un inutile e prolisso compendio.
Quoth the Raven, Nevermore..
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